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SAN PIETROBURGO SECONDA CAPITALE

 

Nei seguenti articoli viene messo in evidenza il ruolo sempre crescente che San Pietroburgo sta progressivamente acquisendo sul piano sia economico che politico nel panorama russo, in particolare in confronto con Mosca, ai cui livelli di crescita e prezzi la capitale baltica si sta velocemente adeguando. E' facile immaginare come questa crescita contribuisca ad accelerare la valorizzazione del patrimonio immobiliare della città

Tendenze di sviluppo a San Pietroburgo
Fattori positivi di sviluppo della città per l’anno 2005-2006

Rivista: "Bulletin Nedvizhimosti Sankt Peterburga"

immobili san pietroburgoPer molto tempo Mosca è stata considerata la città più interessante della Russia. Ma negli ultimi anni, con l’aumento della concorrenza, i rendimenti inevitabilmente si sono abbassati. E crescono gli investimenti in altre regioni della Russia, soprattutto a San Pietroburgo, considerata ormai la seconda capitale del paese.
In questo momento la redditività del mercato immobiliare di San Pietroburgo supera quella di Mosca, e anche quella del mercato europeo. Per esempio, la redditività del mercato immobiliare a Londra è del 5%, a Varsavia dell’8%, a Mosca del 13-14%, e a San Pietroburgo del 17-20%. Grazie a questi indici di sviluppo, aumenta visibilmente il volume di investimenti commerciali e privati.
Le trasformazioni nel mercato immobiliare non sono improvvise, richiedono tempo. Ma a San Pietroburgo è rivolta grande attenzione agli investimenti esteri e si stanno creando le condizioni adeguate per lavorare con le compagnie straniere. La mobilitazione è totale, sia a livello federale che regionale.
Nell’estate 2005 e’ uscita la Legge Federale “Zone economiche speciali” (ZES). E già a novembre è stato indetto il concorso per la creazione di impianti tecnici e industriali sul territorio. Il governatore di San Pietroburgo, Valentina Matvienko, ha affidato al Comitato dell’Economia il compito di creare il modello di ZES più attrattivo della Russia.
L’obiettivo principale del governo della città è stato e rimane quello di lavorare per creare le condizioni giuste per attirare capitali stranieri. Le prime tendenze erano soprattutto di investimenti nell’immobiliare commerciale, mentre adesso invece la maggior parte degli investimenti sono rivolti alla costruzione di stabilimenti industriali. Il governo, a sua volta, favorisce le compagnie del settore delle ultime tecnologie. Solo nel 2005 ha dato il via a non pochi progetti importanti, per esempio, “Toyota”, “Alkan”, “Elkotech” ed altri.
Una delle realizzazioni più importanti dell’amministrazione della città e’ stato il progetto “La Perla di Shangai” dove un gruppo di compagnie di Shangai investe circa 1,5 milliardi di dollari. Per attirare gli investitori, il governo presta molta attenzione alla preparazione del territorio.
Un evento significativo nella vita di San Pietroburgo nel 2005 e’ stata l’approvazione della legge per lo sviluppo della città, il “Piano Generale di San Pietroburgo”. Questo documento mostra lo scenario dello sviluppo della città fino all’anno 2015 nei settori dell’edilizia residenziale, industriale, business-edilizia, delle infrastrutture, ecc.
Bisogna infine sottolineare la forte crescita dell’immagine di San Pietroburgo, sia all’interno del paese, sia all’estero. E’ stata nominata la citta’ “numero uno” per l’interesse di investimenti.


Affitti Confronto tra Mosca e San Pietroburgo
Alla Provorova - Rivista "Kvartira, dacha, offis"

 

acquisto immobili san pietroburgoIl mercato degli affitti di locali (appartamenti, uffici, negozi) si sta sviluppando sempre di più, e non è un caso: è un contratto vantaggioso per entrambi le parti. Soprattutto per quanto riguarda l’affitto di appartamenti: uno guadagna qualcosa sfruttando i metri quadrati in più che possiede, l’altro, che non riesce magari a comprarsi una casa propria neanche con il mutuo, trova dove vivere.
Molte sono le possibilità di scelta a Mosca e a San Pietroburgo, ma diversa è la situazione del mercato immobiliare nelle due capitali. In ognuna di queste due città si può trovare un’ampia gamma di tipi di appartamenti, dai più semplici a quelli di lusso (con anche due o tre bagni e tutti gli elettrodomestici possibili). E di conseguenza gli affitti variano.
In ogni caso, gli affitti a Mosca sono più elevati rispetto a San Pietroburgo. Il costo minimo di un monolocale al mese è di 500 euro, mentre a San Pietroburgo si può trovare anche per 300 euro. Naturalmente nei dintorni di Mosca i prezzi sono più bassi e il monolocale raggiunge i 200-400 euro al mese.
Un bilocale a Mosca parte da 600 euro, ma è comunque difficile trovarne a questa cifra. A San Pietroburgo invece l’affitto di un bilocale può partire da 400 euro. Nei dintorni di Mosca le cifre si aggirano attorno ai 450-700 euro. Non c’è differenza invece per quanto riguarda gli appartamenti di lusso: in entrambe le città l’affitto raggiunge i 1000-1200 euro.
A nostro avviso, una peculiarità del mercato degli affitti a San Pietroburgo è che qui è molto diffuso l’affitto a breve termine. E’ diventato così popolare affittare a San Pietroburgo per brevi periodi principalmente per due fattori, legati al turismo. Prima di tutto perchè dall’inizio del periodo delle notti bianche fino all’autunno in città ci sono molti turisti. In secondo luogo perché la proposta alberghiera è ancora limitata e molto cara. Per esempio, affittare un monolocale in centro in alta stagione costa da 60 a 80 euro a notte, mentre negli alberghi, non certo cinque stelle, si trova una camera per almeno 100 euro.
Diversa la situazione per quanto riguarda l’affitto di uffici. Mosca ha un mercato quantitativamente e qualitativamente più interessante rispetto a San Pietroburgo. Il centro di Mosca vanta una superficie di 10 milioni di metri quadrati di locali, mentre quello di San Pietroburgo solo 850 mila. E anche i tassi di crescita del mercato in queste due città sono differenti, rispettivamente del 9,5% a Mosca e del 6,3% a San Pietroburgo. L’affitto di un ufficio a Mosca raggiunge i 400-600 euro per metro quadrato all’anno, mentre a San Pietroburgo si aggira attorno ai 240-360 euro.
In conclusione, si può notare come San Pietroburgo stia ormai adeguandosi agli standard di Mosca. E non bisogna dimenticare che questo settore del mercato immobiliare si sviluppa secondo le tendenze generali e che quindi San Pietroburgo è destinato ad un continuo e stabile sviluppo.


Le due capitali
Rivista "Itogi", 23 febbraio 2006

quotazioni immobiliari san pietroburgoLa Russia potrebbe presto diventare uno stato con due capitali. Una novità che riporterebbe in auge il ruolo di centro amministrativo che San Pietroburgo ha avuto nella Russia imperiale e che, dopo la rivoluzione russa, è passato per intero a Mosca. Questo mese verrà approvata una legge con la quale la corte costituzionale russa verrà trasferita a San Pietroburgo.
La decisione ha il beneplacito del presidente Putin, che non a caso è nato nell'ex capitale imperiale. La nuova sede della corte sarà l'antico palazzo del senato: una scelta simbolica, perché nella Russia imperiale il senato era il più alto organo giuridico del paese. Alla duma stanno inoltre preparando una bozza di legge per assegnare a San Pietroburgo alcune funzioni di capitale amministrativa. Con ogni probabilità vi verranno trasferiti da Mosca la corte suprema, la corte arbitrale, la corte dei conti, la commissione elettorale centrale e la banca centrale.
I tempi rapidi con cui queste proposte vengono avanzate sono una prova del diretto interessamento di Putin. Giudici e impiegati, di fronte all'imminente trasferimento, si consolano constatando che poteva andare peggio: "Per fortuna il nostro presidente non è nato in Siberia!".

 

 

 

I fasti di San Pietroburgo: Putin rilancia la capitale europea di Pietro il Grande
Giovanni Morandi - Il Giorno -1 dicembre 2005.

case san pietroburgoReportage sulla citta nobile, tanto diversa da Mosca 'l'arricchita'. Il pietroburghese Vladimir Putin sposta la grande finanza nella culla degli zar, colta ed elegante che cresce piano, evitando il caos moscovita

San Pietroburgo, 1 dicembre 2005 — Il treno dell’amore , su cui una volta gli sposi trascorrevano la prima notte di nozze, sta diventando quello degli uomini d’affari in fuga.

Jan è un architetto, che da qualche anno lavora in quel gran cantiere edile che è Mosca, ed è appena arrivato, giusto in tempo per godersi una mattina assonnata e silenziosa, come erano una volta le mattine a Mosca. Ora non più, perché nella capitale le strade sono eternamente intasate dal traffico. Jan non sente la stanchezza di aver viaggiato tutta la notte e mentre passeggia davanti all’hotel Astoria dice tra sé soddisfatto: 'Un fine settimana a San Pietroburgo è quel che ci vuole per disintossicarsi'.

Lo attrae davanti al Maneggio la coda di quelli che aspettano di entrare per vedere la fiera dei conventi. Una fierucola modesta, fatta da religiosi che vendono candele, santini e benedizioni. Nulla di consumistico ma nell’intellettuale città di Pietro il Grande è un avvenimento che ha a che fare con la spiritualità e il passato rimpianto, perciò interessa.San Pietroburgo si fa preannunciare da voci che la danno come una città sconvolta dal realismo capitalista.

Impegnata ad inseguire la folle corsa di Mosca, che è ormai la Mecca dei miliardari. Secondo la rivista 'Forbes', che fa indagini di questo tipo, ne ha più di New York e di qualunque altra città al mondo. Si racconta di boutiques con le pareti foderate con pellicce di visone e un po’ di verità dev’esserci.

Invece si arriva a San Pietroburgo e fin dall’aeroporto si respira una rassicurante, antica e quieta atmosfera sovietica, con le guardie di frontiera bionde dalle gambe lunghe come fossero modelle, che paiono stare lì incantate sugli sgabelli della dogana, come se dovessero fare pubblicità alla Russia, le gonne corte sollevate un po’ e un’attenzione ai passaporti appena sufficiente. Se la chiamassimo provincia i pietroburghesi si offenderebbero, perché anzi si sentono orgogliosamente diversi e superiori ai volgari neoricchi moscoviti, che guardano al denaro e non alla cultura, ma certamente la città, dove Putin è nato, appare come periferica e troppo vicina al torpore del gelo nordico per diventare dinamica o nevrotica.

Dunque il suo risveglio non è tumultuoso ma dolce e progressivo.Qui la gente non si immola al business rimanendo in ufficio fino a tardi e non rinuncia per il lavoro al concerto o al teatro. Affolla platee e palchi con passione disinvolta e anticonformista non con l’ostentazione dei moscoviti che vanno al Bolshoj per mostrarsi, non per godere. Le statue di Lenin sono rimaste al loro posto nelle piazze dell’ex Leningrado e perfino il mercato diventa intrattenimento. Con i venditori caucasici, che trasformano in ardite e fantasiose composizioni, quasi arabeschi, i vassoi colmi di verdura fresca o in salamoia. E i banchi, dove la frutta è allineata in ardite forme geometriche. Gioia per gli occhi prim’ancora che per il palato. Ecco, è l’eleganza europea, che fa la differenza tra qui e Mosca.

Un antagonismo insanabile, che condanna le due metropoli non ad elidersi ma a competere, ad essere l’una complementare all’altra, per dare fisicità alla simbolica aquila bicipite, che è tornata sulla bandiera russa ad indicare una doppiezza fisiologica, il doppio bisogno di guardare ad oriente e ad occidente, là dove a Mosca è assegnato il compito di guardare all’Asia e a San Pietroburgo di fare la sentinella all’Europa.

L’orgoglio aristocratico condannerebbe senza dubbio questa città a perdere ogni sfida con la muscolare capitale, ma Putin ha capito che per guidare la Russia non gli basta una sola capitale, gliene servono due. Non è solo un indulgere romantico ai suoi natali ma un calcolo meditato, che farà — ancora una volta — di San Pietroburgo la città “più premeditata” dell’impero, come la definì la poetessa Anna Akhmatova, e soprtattutto la più raccomandata.

acquisti appartamenti san pietroburgoQuasi un destino, che risale alle sue origini, quando lo zar Pietro il Grande la immaginò costruita dagli insuperabili architetti italiani sul delta della Neva e ordinò che qui fosse costruita. Così come ora lo zar Putin, che ha donato alla città 150 chili d’oro per far tornare all’antico splendore i fregi devastati dai nazisti della reggia di Tzarskoje Selo, la vuole come centro finanziario del paese. A Mosca aprono venti ristoranti al mese, ci sono varie decine di miliardari in dollari, circolano 3 milioni di auto là dove solo cinque anni fa ce n’erano 700 mila e il concessionario della Bentley, che ha il salone davanti al palazzo del Kgb, vende ogni anno 300 vetture da 230 mila euro l’una. Per non parlare di Ferrari e Rolls Royce.

Ora Putin vuole trasferire parte di questa immensa ricchezza a San Pietroburgo e Dio sa se ha buoni argomenti per convincere i riottosi. Tant’è che è già cominciata una specie di gara di generosità tra i colossi dell’economia, che non si sono fatti ripetere l’auspicio per destinare finanziamenti al rinascimento della città, diventata la nuova frontiera degli investimenti immobiliari. Gara a cui non mancano, nel loro piccolo, gli italiani soprattutto nel settore delle ristrutturazioni alberghiere. I Santi in paradiso non mancano. Oltre al capo del Cremlino, i potenti ministri Kudrin e Gref, il presidente di Gazprom Miller e quello della Duma Gryzlov sono tutti pietroburghesi. Docilmente la Vneshtorg-bank, secondo gruppo finanziario del paese, ha già annunciato il trasferimento e così le compagnie petrolifere Tansneft, Rosneft e il monopolista per l’elettricità Rao-Ees. Dal che si può prevedere che tra poco Jan non verrà più a San Pietroburgo nel week-end, ma per affari.

I testi degli articoli presenti in questa sezione possono essere scaricati qui

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